Gamers - Giocatori

Non sono un video giocatore incallito, come per fortuna la maggior parte delle persone su questa terra, ma credo che alcuni concetti siano ormai familiari a molte generazioni

  • Ciascun giocatore è un essere umano, imbrigliato in un complesso sistema elettronico, che consente di interagire nella fisica del videogioco.
  • Se scopri un nuovo livello, allora puoi esplorarlo.
  • Il giocatore sceglie il videogioco con cui vuole giocare,  quello che corrisponde ad uno stato d’animo che gli interessa provare.
  • Quando il personaggio muore, il giocatore sopravvive e, se vuole, può sempre fare un’altra partita.
  • Quando finisce la partita, si abbandonano sia le ricchezze che i beni accumulati nel tempo. 
  • L’esperienza del giocatore cresce con il numero di partite giocate.

Riassunto delle puntate precedenti

Proviamo un momento ad assumere per veri alcuni concetti che ho descritto nei post precedenti

  • Ciascuno di noi è un anima immortale, imbrigliato in un complesso sistema organico, che consente di interagire nella fisica dell'universo materiale.
  • Se possiamo immaginare allora possiamo anche realizzare.
  • Grazie alla legge dell’attrazione è possibile attrarre a noi ciò che riusciamo ad immaginare ovvero ciò che corrisponde al nostro stato d’animo momento per momento.
  • Quando il corpo che pilotiamo si rompe per qualsiasi ragione, lo abbandoniamo e se vogliamo ne prendiamo un altro.
  • Alla fine della vita, si abbandonano sia le ricchezze, che i beni accumulati con il passare del tempo. Schemi mentali compresi.
  • L’esperienza dell’anima cresce con il numero di vite vissute. 

La vita è un gioco, vale la pena godersela fino all’ultimo respiro.

La paura, stato d’animo appartenente al regno animale, perde di significato. 

L’attaccamento ai beni materiali ed all’accumulo di prodotti, articoli, denaro, diventa totalmente inutile, perché tanto li abbandoniamo. 

Giudicare le scelte di un’altra persona diventa utile come un’accendino sott’acqua. 

Aggrapparsi ad un’idea di vita, di famiglia, di lavoro, non serve, perché se una cosa non funziona, puoi evocarne una migliore, semplicemente immaginandola.

È solo questione di imparare le regole del gioco del mondo.

Lorenzo Jovanotti, cercatore, ha scritto una canzone che parla proprio di questo argomento, si chiama appunto Il gioco del Mondo.
Ti Amo, mi dispiace, ti prego perdonami, Grazie!