Lancillotto Gobbo

Tra le pieghe dello spazio tempo ho scovato questo dialogo tratto dal "Mercante di Venezia", che ben rappresenta il conflitto interiore che si può manifestare dentro di Noi, quando desideriamo ardentemente qualcosa. In questo contesto si tratta del desiderio di libertà. Quanto spesso siamo noi a porci dei limiti alla nostra libertà. La schiavitù è una condizione della mente, uscire da questa condizione non è facile, il lavoro è arduo, ma il premio è il più elevato che si possa maturare sulla terra: La libertà.

Il Dialogo

  • Me lo permetterai!
  • Mi hai sentito?
  • Me lo permetterai!
  • Mi permetterai alla fine di abbandonare l'ebreo mio padrone!?!
  • Il Dimonio mi da il gomito, mi tenta e mi sussurra:
  • Gobbo...
  • Lancillotto gobbo!
  • Adesso!
  • E' questo il momento giusto, ora che lui non c'e'!
  • Lancillotto gambe in collo, Taglia la corda e piglia il volo!
  • Un momento onesto Lancillotto!
  • Un momento onesto Gobbo
  • Onesto Lancillotto Gobbo
  • Non prendere il volo e dai un taglio a questa idea di tagliare la corda.
  • Via! March! Per Dio!
  • Coraggio e gambe in collo!
  • E Via!
  • La mia coscienza dice: "Lancillotto non ti muovere"
  • Muoviti!
  • Muoviti dice il dimonio...
  • Coscienza - dico io - mi dai un buon consiglio
  • Dimonio - dico io - mi dai un buon consiglio
  • A dar retta alla mia coscienza dovrei restare coll'ebreo mio padrone, che - salvando l'anima - e' una spescie di dimonio; e per scappare dalle grinfie dell'ebreo, dovrei dar retta al dimonio che, con rispetto parlando, e' per lo meno il diavolo. Vero e' che l'ebreo e' un vero dimonio incarnito; e la mia coscienza, mani sulla coscienza che e' un genere di coscienza pelosa, a consigliarmi di restar col giudio. Il dimonio consiglia piu' da amico. - Taglio la corda, dimonio; le mie calcagna sono ai tuoi ordini. Taglio la corda.

Location teatrale

La scena, di non più di 3 minuti, è stata rappresentata presso una delle salette di recitazione di Campo Teatrale, il 13/08/2007 ed è stata interpretata da me e Karen, compagna di corso ed anima libera, che purtroppo ho perso di vista troppo tempo fa.

Prezzo della libertà, il non attaccamento.

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